George Lucas

Biografia

Gioventù
Nacque a Modesto, in California, figlio di Dorothy Ellinore Bomberger e di George Walton Lucas Sr., proprietario di un emporio. Durante gli anni sessanta, studiò cinema a Los Angeles, alla University of Southern California, una delle prime università ad avere un corso dedicato al cinema. In quel periodo girò diversi cortometraggi, compresa una prima versione di THX1138, che in seguito sarebbe diventato il suo primo lungometraggio, L’uomo che fuggì dal futuro.

Anni settanta e ottanta
Dopo essersi laureato, fu il cofondatore, assieme a Francis Ford Coppola, dello studio American Zoetrope, con il quale intendeva creare un ambiente libero, che permettesse ai registi di dirigere al di fuori di quello che veniva percepito come il controllo oppressivo delle major di Hollywood. La American Zoetrope non ebbe mai veramente successo, ma dal successo commerciale dei suoi film American Graffiti e Guerre stellari nel 1977, a cui seguirono L’Impero colpisce ancora nel 1980 e Il ritorno dello Jedi nel 1983, Lucas fu in grado di mettere in piedi un suo proprio studio, la LucasFilm, a Marin County in California. Skywalker Sound e Industrial Light and Magic, le divisioni che si occupano rispettivamente di effetti sonori e effetti visivi, divennero note nei rispettivi campi di specializzazione. La LucasFilm Games, in seguito ribattezzata LucasArts, è attiva nell’industria dei videogiochi. Lucas è stato multato dalla DGA (Director’s Guild of America), l’associazione dei registi americani, di 250.000 dollari, per non aver messo i titoli di testa all’inizio del film L’Impero colpisce ancora; la disputa si concluse con il pagamento da parte del regista di solo 35.000 dollari. Di lì a poco Lucas per protesta diede le dimissioni dalla DGA e dalla MPAA (Motion Picture Academy of America), divenendo, di fatto, un regista indipendente.

Negli anni ottanta Lucas si dedica a un’altra saga di successo basata sulle avventure dell’archeologo Indiana Jones, di cui rimane l’ispiratore principale pur affidando la regia a Steven Spielberg. L’enorme successo permetterà di produrre nel corso del tempo una tetralogia e una serie televisiva. Lucas si dedica inoltre al fantasy con Labyrinth – Dove tutto è possibile e Willow. Tenta nuovamente la via della fantascienza producendo il bizzarro Howard e il destino del mondo, lungometraggio dedicato ad un personaggio della Marvel.

Oltre alle grandi produzioni finanzia piccoli film di autori di talento come Lawrence Kasdan con Brivido caldo, diventato un cult-movie degli anni ottanta. Investe anche su grandi registi come Akira Kurosawa per Ran, Sogni, e Kagemusha – L’ombra del guerriero, che vince la Palma d’oro a Cannes, e Francis Ford Coppola per Tucker, un uomo e il suo sogno.

Grande attenzione riserva al mondo dell’infanzia per il quale produce i film d’animazione C’era due volte e il più fortunato Alla ricerca della valle incantata. Anche l’universo di Guerre stellari viene utilizzato in questa direzione con due serie animate: una dedicata ai Droidi e l’altra agli Ewok, a questi ultimi vengono anche dedicati ben due film per la TV.

Nel frattempo l’Industrial Light and Magic diventa la prima nel campo degli effetti speciali e tantissime produzioni si affidano all’abilità dei suoi tecnici. Invece, escluso Indiana Jones, i film prodotti dalla Lucasfilm e co-prodotti da Lucas non riuscirono più ad ottenere i grandi successi commerciali degli anni passati, tanto che all’inizio degli anni novanta Lucas abbandona per lungo tempo l’idea di finanziare nuovi progetti cinematografici originali.

Anni novanta e duemila
Lucas entra in un periodo di crisi professionale. Dopo aver abbandonato la carriera registica sembra voler abbandonare quella di produttore. Le motivazioni principali di tutto questo, oltre gli ultimi flop, riguardano il fatto che le sue energie si concentrano sulle sperimentazioni tecnologiche della ILM, sulla riorganizzazione della Lucasfilm, sulle modifiche allo Skywalker Ranch, il suo ritiro creativo. Paradossalmente il suo lavoro non molto remunerativo con Le avventure del giovane Indiana Jones e Benvenuti a Radioland gli permettono di entrare in contatto con nuove figure professionali, come Rick McCallum, e di sperimentare nuovi effetti speciali, fattori determinanti al suo ritorno nel mondo del cinema. Altro fattore importante è la pubblicazione del romanzo di Timothy Zahn L’erede dell’impero, che registra un boom di vendite riaccendendo l’interesse verso Guerre stellari. Le vendite dei giocattoli legati alla trilogia salgono alle stelle e Lucas riguadagna molto denaro. Il mercato sembra quindi pronto a nuove avventure di Guerre stellari.

Nel 1997, in occasione del ventennale dell’uscita di Guerre stellari, Lucas ha distribuito nei cinema di tutto il mondo una versione restaurata, rimasterizzata e modificata della trilogia fantascientifica. Molte scene sono state rifatte con effetti speciali più moderni e altre che erano state previste ma dovettero essere tagliate furono reinserite. Grazie a questa riedizione tra incassi, vendite delle VHS, merchandising e diritti d’autore Lucas raccolse 251 milioni di dollari. Le riedizioni costituirono un campo di prova ideale per gli effetti speciali digitali da applicare su vasta scala agli episodi successivi.

Il 3 ottobre 1994 Lucas aveva iniziato a scrivere tre prequel della “trilogia originale” di Guerre stellari, che aveva in mente già dall’inizio della saga, ed il 1º novembre dello stesso anno lasciò le operazioni quotidiane della sua industria cinematografica e iniziò un periodo sabbatico per finire la stesura delle sceneggiature. I tre film, che segnano il ritorno di Lucas dietro la macchina da presa, compongono la cosiddetta “nuova trilogia” (Episodi I – II – III), antecedente a quella “originale” (Episodi IV – V – VI). Questi prequel hanno svolto un ruolo pionieristico nell’utilizzo delle attrezzature digitali in Alta Definizione rispetto alla pellicola, sono avanti di almeno cinque anni rispetto a produzioni similari per quanto concerne gli effetti speciali.

Il regista celebra di nuovo il rito fondato sulla rievocazione delle azioni all’origine della storia dispiegata dalla sua opera-mondo. Nello spazio-temporale del fantasy di Lucas il cinema si compie e si perpetua: dato un universo parallelo, il cattivo di turno porta il caos in un regno di pace e di benessere. La struttura di base è quella che si avvia dall’iniziale vittoria del kaos e poi si concentra sulla difficoltà di riconquistare il kosmos. Per riportare l’armonia, due prodi cavalieri Jedi dominano la Forza e combattono il suo lato oscuro. La figura dell’eroe non è unica ma duplice: uno è il giovane apprendista che sta completando il suo percorso di formazione, l’altro è il suo maestro, colui che compirà il viaggio sacrificale e verrà sostituito dall’allievo.

La nuova trilogia non ha però ottenuto il successo sperato tra i vecchi fan ma ne ha creati di nuovi soprattutto tra le giovani generazioni, che apprezzano ormai di più i nuovi episodi. La vendetta dei Sith ha inoltre ottenuto i favori della critica, sempre piuttosto fredda nei giudizi su Star Wars. Considerati nel loro complesso, i sei film che compongono le due trilogie di cui è costituita la saga emanano una suggestione e una potenza davvero non comuni, e vanno a delineare in misura non accessoria l’immaginario collettivo degli ultimi decenni del XX secolo.

In un’intervista il regista dichiara: “Ogni film che finisce mi rende malinconico, in questo caso la malinconia è più forte, Guerre Stellari ha preso una parte molto importante della mia vita. Ma provo anche una specie di euforia, in fondo è come se riprendessi la mia libertà, posso recuperare la curiosità di sperimentare, di giocare con piccoli film… Ora penso ad Indiana Jones, la cui serie continua; poi, in testa, c’è un piccolo film, silenzioso, tutt’altro mondo rispetto a questo che s’è appena chiuso”.

Sempre nel 2005 Lucas risulta nella classifica di Forbes tra i quattrocento uomini più ricchi del mondo al posto 194 con un patrimonio personale di tre miliardi di dollari. Nonostante le sue immense risorse Lucas non produce dal 1994 al 2010 film che non siano connessi alle sue pellicole precedenti. Lo stesso anno gli viene assegnato il premio alla carriera dell’American Film Institute. Già dieci anni prima gli era stato offerto ma lui aveva segretamente rifiutato perché “troppo giovane”. Aveva chiesto di ripetergli l’offerta quando avrebbe avuto sessant’anni. Ora i tempi sono maturi ma Lucas ha ancora voglia di dire la sua nel cinema, nel mondo che ha costituito la sua vita.

Negli anni 2003-2011 si occupa dell’ulteriore espansione dell’universo fantascientifico di Star Wars da lui creato fin dagli anni settanta. Ai film, ai romanzi, ai fumetti, ai cartoni animati e ai videogiochi più o meno legati alla sua casa di produzione ha aggiunto una serie in computer grafica. A tutto questo si sommerà fra qualche anno un telefilm di raccordo tra le due trilogie. Lo stesso regista ammette che fermare Guerre stellari è ormai impossibile. Nel 2008 Lucas e Spielberg realizzano l’attesissimo quarto capitolo di Indiana Jones ottenendo un buon successo commerciale e di critica.

Dal 2008 al 2014, Lucas è stato anche il creatore e produttore esecutivo di Star Wars: The Clone Wars, serie animata realizzata in grafica computerizzata su Cartoon Network, preceduta da un film omonimo, prequel della serie stessa.

Dopo aver visto Avatar nel 2009 Lucas ha dichiarato di avere in programma di realizzare una versione in 3D della saga cinematografica di Guerre stellari.

Nel 2008 la Lucasfilm avvia il progetto Red Tails, un film sulle battaglie aeree della Seconda guerra mondiale, una delle passioni di Lucas (i duelli spaziali di Guerre stellari sono infatti ispirati ai documentari storici della Battaglia d’Inghilterra). A prescindere dal risultato si tratta di un vero e proprio evento considerando che sono sedici anni che Lucas non produce un film o una serie televisiva che non sia connessa a Guerre stellari o Indiana Jones. Lucas si occupa sia del ruolo di produttore esecutivo che di curatore del soggetto e gira inoltre qualche scena. Il 29 luglio 2011 è stato finalmente mostrato il primo trailer del film.

Il 31 maggio 2012, Lucas ha rilasciato alla rivista Empire la seguente dichiarazione: “Mi sto allontanando dalla compagnia (la LucasFilm, ndr.). Mi sto allontanando da tutti i miei affari, sto portando a termine tutti i miei obblighi e una volta finiti mi ritirerò nel mio garage armato di sega e martello a costruire dei piccoli film. Ho sempre voluto realizzare film che avessero una natura sperimentale, piuttosto che preoccuparmi di farli vedere nei cinema.”. Due giorni dopo questa dichiarazione, il 2 giugno, è stata nominata Kathleen Kennedy co-direttrice generale della Lucasfilm.

Il 30 ottobre, Lucas annuncia la vendita della sua casa di produzione alla Disney per 4,05 miliardi di dollari.

Vita privata
È grandissimo amico di Steven Spielberg, con il quale ha realizzato Indiana Jones e coprodotto Alla ricerca della Valle Incantata e Sogni. Oltretutto la ILM ha curato gli effetti speciali di quasi tutti i film di Spielberg, la cui casa di produzione, la Amblin Entertainment, ha co-prodotto con la Lucasfilm Le avventure del giovane Indiana Jones. Non a caso è proprio Spielberg a consegnare a Lucas di persona il Premio alla memoria Irving G. Thalberg, favore e omaggio che Lucas farà nel 2011 al suo padrino cinematografico Coppola, con il quale invece i rapporti sono stati più altalenanti.

Ha tre sorelle: Ann, Kate e Wendy. È stato sposato con la montatrice Marcia Griffin dal 1969 al 1983 con la quale ha adottato una bambina, Amanda. Ha adottato quindi altri due bambini: Jett e Katie. Quest’ultima ha scritto degli episodi della serie televisiva The Clone Wars dove appare in un episodio assieme ai fratelli e al padre sotto forma di avatar.

Nel 2006 si è fidanzato con l’imprenditrice Mellody Hobson, membro tra le altre cose del consiglio di amministrazione della DreamWorks Animation, con la quale si è sposato il 22 giugno 2013 al Chicago Peninsula Hotel, in una cerimonia presieduta dal senatore del New Jersey Bill Bradley. Il 9 agosto dello stesso anno è nata la loro prima figlia, Everest Hobson Lucas, grazie alla surrogazione di maternità.

Lucas è affetto da diabete fin da giovane ed è sterile.

Impegno sociale
Nel dicembre 2013 Lucas, tramite la sua fondazione, ha donato la somma di 25 milioni di dollari al programma Chicago’s After School Matters. Fondata da Maggie Daley, l’associazione aiuta ragazzi bisognosi a formarsi e a guadagnare delle qualifiche lavorative attraverso dei lavori svolti come apprendistato.

Filmografia

Regia
Look at Life – cortometraggio (1965)
Herbie – cortometraggio (1966)
Freiheit – cortometraggio (1966)
1:42:08 – cortometraggio (1966)
The Emperor – cortometraggio (1967)
Electronic Labyrinth: THX 1138 4EB – cortometraggio (1967)
Anyone Lived in a Pretty How Town – cortometraggio (1967)
6.18.67 – cortometraggio (1967)
Filmmaker: The Making of The Rain People – documentario (1968)
Bald: The Making of THX 1138 – cortometraggio (1971)
L’uomo che fuggì dal futuro (THX1138) (1971)
American Graffiti (1973)
Guerre stellari (Star Wars) (1977)
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (Star Wars Episode I: The Phantom Menace) (1999)
Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (Star Wars: Episode II – Attack of the Clones) (2002)
Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith) (2005)

Sceneggiatura e/o soggetto
Look at Life, regia di George Lucas – cortometraggio (1965)
Herbie, regia di George Lucas – cortometraggio (1966)
Freiheit, regia di George Lucas – cortometraggio (1966)
1:42:08, regia di George Lucas – cortometraggio (1966)
The Emperor, regia di George Lucas – cortometraggio (1967)
Electronic Labyrinth: THX 1138 4EB, regia di George Lucas – cortometraggio (1967)
Anyone Lived in a Pretty How Town, regia di George Lucas – cortometraggio (1967)
6.18.67, regia di George Lucas – cortometraggio (1967)
Filmaker: The Making of The Rain People, regia di George Lucas – cortometraggio (1968)
L’uomo che fuggì dal futuro (THX1138, regia di George Lucas 1971)
American Graffiti (American Graffiti, regia di George Lucas 1973)
Guerre stellari (Star Wars), regia di George Lucas (1977)
American Graffiti 2 (More American Graffiti), regia di Bill L. Norton (1979) – co-sceneggiatore per i personaggi
L’Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back), regia di Irvin Kershner (1980)
I predatori dell’arca perduta (Raiders of the Lost Ark), regia di Steven Spielberg (1981)
Return of the Ewok, regia di David Tomblin – cortometraggio (1982) – co-sceneggiatore per i personaggi
Il ritorno dello Jedi (Return of the Jedi), regia di Richard Marquand (1983)
Indiana Jones e il tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom), regia di Steven Spielberg (1984)
L’avventura degli Ewoks (Caravan of Courage: An Ewok Adventure), regia di John Korty – film TV (1984)
Il ritorno degli Ewoks (Ewoks: The Battle for Endor), regia di Jim Wheat e Ken Wheat – film TV (1985)
Captain EO, regia di Francis Ford Coppola – cortometraggio (1986)
Willow, regia di Ron Howard (1988)
Indiana Jones e l’ultima crociata (Indiana Jones and the Last Crusade), regia di Steven Spielberg (1989)
Benvenuti a Radioland (Radioland Murders), regia di Mel Smith (1994)
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (Star Wars Episode I: The Phantom Menace), regia di George Lucas (1999)
Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (Star Wars: Episode II – Attack of the Clones), regia di George Lucas (2002)
Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith), regia di George Lucas (2005)
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull), regia di Steven Spielberg (2008)
Star Wars: The Clone Wars (Star Wars: The Clone Wars), regia di Dave Filoni (2008)
Strange Magic, regia di Gary Rydstrom (2015)

Produzione
Non torno a casa stasera (The Rain People)), regia di Francis Ford Coppola (1968)
Guerre stellari (Star Wars), regia di George Lucas (1977)
The Star Wars Holiday Special (Star Wars Holiday Special), regia di Steve Binder e David Acomba – speciale TV (1978) – non accreditato per suo volere
American Graffiti 2 (More American Graffiti)), regia di Bill L. Norton (1979)
Kagemusha – L’ombra del guerriero (影武者 Kagemusha), regia di Akira Kurosawa, (1980)
L’Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back), regia di Irvin Kershner (1980)
I predatori dell’arca perduta (Raiders of the Lost Ark), regia di Steven Spielberg (1981)
Brivido caldo (Body Heat), regia di Lawrence Kasdan (1981) – non accreditato per suo volere
Il ritorno dello Jedi (Return of the Jedi), regia di Richard Marquand (1983)
C’era due volte (Twice Upon a Time), regia di John Korty e Charles Swenson – film di animazione (1983)
L’avventura degli Ewoks (Caravan of Courage: An Ewok Adventure), regia di John Korty – film TV (1984)
Indiana Jones e il tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom), regia di Steven Spielberg (1984)
The Adventures of André and Wally B., regia di Alvy Ray Smith, cortometraggio in computer grafica (1984)
Nel fantastico mondo di Oz (Return to Oz), regia di Walter Murch (1985) – non accreditato
Mishima – Una vita in quattro capitoli (Mishima: A Life in Four Chapters), regia di Paul Schrader (1985)
Ran (Ran), regia di Akira Kurosawa (1985)
Contras – Urla di guerra dal Nicaragua (Latino), regia di Haskell Wexler (1985) – non accreditato
Il ritorno degli Ewoks (Ewoks: The Battle for Endor), regia di Jim Wheat e Ken Wheat – film TV (1985)
Droids Adventures – serie animata TV, 13 episodi (1985-1986)
Star Wars: Ewoks – serie animata TV, 26 episodi (1985-1986)
The Great Heep, regia di Clive A. Smith – speciale di animazione TV, (1986)
Labyrinth – Dove tutto è possibile (Labyrinth), regia di Jim Henson (1986)
Howard e il destino del mondo (Howard the Duck), regia di Willard Huyck (1986)
Captain EO, regia di Francis Ford Coppola – cortometraggio (1986)
Powaqqatsi, regia di Godfrey Reggio – documentario (1986)
Willow, regia di Ron Howard (1988)
Alla ricerca della Valle Incantata (The Land Before Time), regia di Don Bluth (1988)
Indiana Jones e l’ultima crociata (Indiana Jones and the Last Crusade), regia di Steven Spielberg (1989)
Tucker, un uomo e il suo sogno (Tucker: The Man and His Dream), regia di Francis Ford Coppola (1989)
Sogni (film) (こんな夢を見た (Konna Yume wo mita)), regia di Akira Kurosawa (1990)
Le avventure del giovane Indiana Jones (The Young Indiana Jones Chronicles) – serie TV, 28 episodi (1992-1996)
Benvenuti a Radioland (Radioland Murders), regia di Mel Smith (1994)
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (Star Wars Episode I: The Phantom Menace), regia di George Lucas (1999)
Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (Star Wars: Episode II – Attack of the Clones), regia di George Lucas (2002)
Star Wars: Clone Wars (Star Wars: Clone Wars) – serie animata TV, 25 episodi (2003-2005)
Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith), regia di George Lucas (2005)
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull), regia di Steven Spielberg (2008)
The Clone Wars, regia di Dave Filoni – Episodio pilota (2008)
Star Wars: The Clone Wars – serie animata TV, 121 episodi (2008-2014)
Robot Chicken – Star Wars Episode II, regia di Seth Green – puntata televisiva di Robot Chicken (2008)
Robot Chicken – Star Wars Episode III, regia di Seth Green – puntata televisiva di Robot Chicken (2010)
LEGO Star Wars – La minaccia padawan (Lego Star Wars: The Padawan Menace), regia di David Scott – film TV (2011)
Red Tails, regia di Anthony Hemingway (2012)
Strange Magic, regia di Gary Rydstrom (2015)

Altri ruoli
The Bus, regia di Haskell Wexler – documentario (1965) – assistente alla produzione
Why Man Creates, regia di Saul Bass – documentario, cortometraggio (1966) – gira un po’ di materiale per il regista; non accreditato
Grand Prix, regia di John Frankenheimer (1966) – operatore addizionale alla cinepresa, assiste Saul Bass nella creazione dei titoli di testa
Journey to the Pacific, regia di Gary Goldsmith (1967) – assistente al montaggio
Sulle ali dell’arcobaleno (Finian’s Rainbow), regia di Francis Ford Coppola (1967) – osservatore, supervisore ai dialoghi, assistente amministrativo, assistente al montaggio; non accreditato
Gimme Shelter, regia di Albert e David Maysles – documentario (1970) – operatore
Il drago del lago di fuoco (Dragonslayer), regia di Matthew Robbins (1981) – collaboratore non accreditato
Jurassic Park, regia di Steven Spielberg (1993) – supervisore agli effetti sonori

Premi e riconoscimenti
Di seguito alcuni dei riconoscimenti principali:
Nel 1974 riceve la nomination agli Oscar come miglior regia per American Graffiti. Lo stesso anno riceve la nomination anche come miglior sceneggiatura originale, e ai Golden Globe come miglior regia.
Nel 1977 vince con Guerre stellari due Saturn Award: uno per miglior regia e l’altro per la miglior sceneggiatura.
Nel 1978 agli Oscar si ripete la situazione di American Graffiti questa volta per Guerre stellari: nomination come miglior regia e come miglior sceneggiatura, nomination ai Golden Globe come miglior regia.
Nel 1979 gli viene assegnato il Readers’ Choice Award al Kinema Junpo Awards come miglior regista per Guerre stellari.
Nel 1981 David di Donatello al Miglior produttore straniero per Kagemusha – L’ombra del guerriero
Nel 1992 riceve il Premio alla memoria Irving G. Thalberg, riconoscimento assegnato periodicamente (non necessariamente ogni anno) a quei “produttori creativi, i cui lavori riflettono delle continue produzioni cinematografiche di alto livello”.
Nomination ai Saturn Award come miglior regia: nel 2000 per Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma e nel 2003 per Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni.
Nel 2004 la Visual Effect Society lo premia con il prestigioso premio alla carriera “Lifetime Achievement Award” per i traguardi conseguiti nel corso della sua vita nel campo degli effetti speciali per il cinema.
Nel 2005 l’American Film Institute decide di conferirgli il trentatreesimo AFI Life Achievement Award, uno dei premi di massimo prestigio per coloro che lavorano nella cinematografia. Il premio è stato ritirato, come tradizione di questo prestigioso premio, nel corso di una serata di gala interamente dedicata al vincitore.
Nel 2006 due Nomination ai Saturn Award per la miglior regia e la miglior sceneggiatura per La vendetta dei Sith.

Onorificenze
Kennedy Center Honors – nastrino per uniforme ordinaria Kennedy Center Honors — 6 dicembre 2015

Fonte Wikipedia.it